Gli oceani: correnti e maree
«La mer toujours recommencée ... » cantava un noto poeta francese.
Ci sono circa 450 milioni di chilometri quadrati di acqua negli oceani e nei
mari, e tutta sempre in movimento: le onde vanno avanti e indietro, in un
flusso e riflusso eterno, sempre «ricominciato» come diceva il poeta. Ci sono
correnti, diciamo, estemporanee: nel senso che vengono stabilite dalla
direzione del vento locale e che cambiano con i mutamenti del vento stesso. Ci
sono poi correnti, diciamo, a carattere costante: nel senso che sono
prevalentemente costanti. Tutti avranno sentito parlare della famosa Corrente
del Golfo che domina nell'Oceano Atlantico: nel XVI secolo le navi spagnole,
attraversando l'Atlantico in direzione delle Antille secondo la carta che
aveva tracciato Cristoforo Colombo, si erano accorti di questa corrente e la
sapevano sfruttare così bene che potevano arrivare con relativa facilità a
destinazione.
E le maree? Chi non ha sentito parlare di queste alterazioni periodiche del
livello delle acque? Ebbene, la vita cammina con il ritmo delle maree:
parliamo della vita degli animali, tralasciando per ora quella degli uomini.
Non è più un mistero il fatto che molti animali del litorale si sincronizzano,
se così si può dire, con il ritmo delle maree: e non solo per l'alimentazione
quotidiana, ma anche per i loro cicli riproduttivi. E noto che, sulle spiagge
della California, una specie particolare di pesci (per la cronaca: i
leuresthes tenuis) vengono qui ad impegnarsi in un rituale di fecondazione. Da
marzo ad agosto questi pesci cominciano ad arrivare sulla spiaggia ogni
seconda, terza e quarta notte successiva al plenilunio, nel momento esatto in
cui la marea s'inverte ed inizia il riflusso: la femmina insabbia la coda e
depone le uova, il maschio le feconda.
Di correnti e maree si parlerà diffusamente in altra parte. Per quanto
riguarda le maree, ricordiamo sommariamente che esse sembrano essere provocate
dalle attrazioni gravitazionali della Luna e del Sole. La Luna, più vicina a
noi del Sole, esercita naturalmente una maggiore attrazione. E cioè? Cioè
provoca un « rigonfiamento» delle acque del mare. Il Sole origina invece
rigonfiamenti minori. Come abbiamo detto, gli organismi viventi hanno imparato
a memoria il ritmo delle maree: cosicchè, quando le acque calano, alcuni
animali si ritirano con esse, altri rimangono all'asciutto, a seconda dei
compiti che la
natura ha assegnato loro: di alimentazione o di riproduzione.
Informazioni sul Mare Mediterraneo e sull' azione erosiva del mare sulle coste.