Oceano Pacifico: fondali marini e correnti
Osserviamo una planimetria della struttura del fondo oceanico: notiamo che
questo è abbastanza regolare, meno profondo nella parte più orientale, grosso
modo a est del 1200 meridiano ovest; irregolarissimo invece a ovest di questa
linea ideale, tagliato e tormentato da continui affossamenti e innalzamenti,
da dorsali, creste, ecc. Gli archi insulari emersi e le dorsali delimitano più
o meno perfettamente singoli bacini nell'immensa estensione dell'Oceano, i
quali sono peraltro tutti più o meno comunicanti tra di loro. Le dorsali del
Pacifico non assumono tuttavia l'estensione e soprattutto l'importanza che
esse hanno nell'Oceano Indiano, e ancor più nell'Atlantico. La massima parte
dell'area del Pacifico è raccolta in un unico bacino, dal fondale abbastanza
irregolare che più o meno può essere diviso in bacino Nord Pacifico e bacino
Sud Pacifico. Tale vasto bacino è limitato a ovest da una linea di
sollevamenti, che in parte emergono con isole e creste, che va dalla penisola
di Kamciatka al Giappone, continua con la cresta delle Marianne verso la Nuova
Guinea e da lì, lungo altri sollevamenti, raggiunge la Nuova Zelanda.
Parlando di bacini, parliamo naturalmente di. mari. Il bacino principale del
Pacifico comunica verso ovest con i limitati bacini secondari che sono, da
nord a sud, il bacino di Bering, di Okhotsk, il bacino giapponese, il bacino
cinese, il bacino delle Filippine, il bacino delle Caroline, quello delle
Salomone, del Mar dei Coralli, delle Nuove Ebridi, delle isole Figi e il
bacino est-australiano.
A nord il bacino principale è limitato dall'arco delle Aleutine e ad est dalla
costa dell'America settentrionale e dalla dorsale dell'isola di Pasqua; a sud
continua nell'Oceano Australe, e cioè nell'Antartide. Aggiungiamo che a est la
dorsale dell'isola di Pasqua e quella delle Galapagos delimitano il bacino del
Guatemala e il bacino peruviano-cileno.
Per quanto riguarda le correnti: la circolazione superficiale del Pacifico è
dominata dalle correnti nord e sud equatoriali che assumono in questa immensa
distesa d'acqua il loro aspetto più imponente. Tale circolazione nasce presso
le coste di Panama e della Colombia e, sotto l'azione degli alisei, si
sviluppa lungo tutta la fascia equatoriale fluendo da est a ovest. Presso le
coste orientali delle Filippine la corrente nord-equatoriale si divide in un
ramo che gira a nord investendo l'arcipelago del Giappone, e in un ramo che
penetra nel Mar di Celebes con intensità molto elevata. Altre correnti, che
citiamo brevemente dal momento che esse saranno oggetto di uno studio più
particolareggiato, altre correnti, dicevamo, sono quella di Humboldt
(proveniente dalle coste meridionali dell'America), la corrente
est-australiana (che trae origine dagli ultimi afflussi della circolazione
sud-equatoriale sulle coste orientali dell'Australia e scorre verso sud), la
corrente di California, diretta da nord a sud, e l'opposta corrente
dell'Alaska..
Informazioni sul Mare Mediterraneo e sull' azione erosiva del mare sulle coste, sui mammiferi marini.