Oceano Pacifico
Prima di parlare dei suoi confini, che praticamente sono incommensurabili,
diremo che anche il Pacifico, come l'Atlantico, ha il suo continente
scomparso: Lemuria. I primi popoli della Lemuria pare fossero androgeni,
esseri dal doppio sesso, che si riproducevano in maniera oscura; dopo parecchi
milioni di anni, per evoluzione - pare - si divisero in maschi e femmine; e da
quel momento - pare - la riproduzione avvenne normalmente, secondo gli
strumenti tradizionali. Platone, che di tutto e di tutti sapeva tutto, ricorda
che di questo antichissimo continente scomparso gliene aveva parlato il poeta
comico Aristofane: questi primi abitanti della Terra pare fossero bisessuali e
«terribile era la loro potenza e forza, e tanto orgogliosi erano che osavano
attaccare gli dei. Che cosa sarebbe avvenuto? Questo: che dopo aver a lungo
riflettuto, Zeus scoperse un metodo per annientare una volta per tutte la loro
insolenza: li divise in due parti e da quel momento ogni metà maschile e ogni
metà femminile fu tutta intenta a ricercare la metà opposta: e gli dei
poterono stare in pace ... e con l'occasione dominare gli uomini. Ma
ritorniamo ai nostri lemuri (si dice così?): per lunghi anni la statura della
popolazione lemuriana pare diminuisse continuamente, una testa
sproporzionatamente grossa, con fronte molto alta, nel centro della quale
v'era una protuberanza, una specie di noce detta il terzo occhio - un segno,
questo, di poteri psichici molto sviluppati volti alla telepatia, al sesto
senso, eccetera eccetera.
Leggenda e mitologia a parte, l'Oceano Pacifico resta la più grande area
oceanica esistente sul pianeta Terra. Questa area deriva « geneticamente»
(come scrive Ferruccio Mosetto da quella primordiale occupata dalle acque del
globo. E un fatto che nel suo fondo sono completamente assenti le coperture
sialiche, e cioè di silicio e alluminio, presenti invece nei continenti
emersi. In altri termini: non è avvenuto per il Pacifico ciò che avvenne con
molta probabilità per l'Atlantico, e cioè un'invasione d'acque in seguito a
una spaccatura. In principium erat ... il Pacifico.
L'Oceano Pacifico comunica a nord con l'Atlantico attraverso lo stretto di
Bering; il confine segue le coste dell'Alaska oltre l'arco delle Aleutine e
continua a est lungo le coste delle Americhe. A sud il confine segue il limite
artificiale con l'Antartide lungo l'arco del 35° parallelo sud, dalle coste
del Cile alla punta settentrionale della Nuova Zelanda, fino alle coste
sud-orientali dell'Australia. A ovest il limite segue la costa orientale
australiana fino a Capo Y ork, oltrepassa lo stretto di Torres per seguire la
costa della Nuova Guinea; quindi segue l'arco delle isole della Sonda fino
allo stretto di Malacca; indi corre lungo le coste orientali asiatiche, dalla
Malesia all'estremo nord per poi chiudersi sullo stretto di Bering. Il limite
orientale del Pacifico è netto, ben delineato dall'andatura delle coste del
continente americano, quasi privo di mari interni o di notevoli insenature o
di isole. Il limite occidentale invece è irregolare, ricco di insenature e di
mari interni, festonato qua e là da isole a migliaia.
Specialmente verso i limiti settentrionali e nord-occidentali, il fondo
oceanico è inciso da lunghe e profonde fosse che, insieme con gli archi di
isole con queste correlate (Aleutine, Kurili, Giappone), separano il bacino
oceanico vero e proprio dai mari interni. Ricordiamo la Fossa del Giappone e
la Fossa delle Filippine. Nel 1951 una nave-ricerche della marina danese restò
in sosta per parecchie ore sopra una delle più profonde fosse oceaniche,
appunto quella delle Filippine - 9925 metri di profondità - in attesa della
ricomparsa di una robusta rete a strascico, assicurata a chilometri di cavo e
filata nell'abisso. Quando la rete ricomparve, il capo della spedizione così
descrisse quei momenti di tensione: «Ogni uomo a bordo libero dal servizio si
precipitò alle murate ... Degnammo appena di uno sguardo gli animali che erano
evidentemente pelagici, catturati mentre recuperavamo la rete ... Ma, ecco, su
una grande pietra, alcune escrescenze biancastre: attinie!... Era la prova che
animali superiori possono vivere a 10 mila metri di profondità». Otto anni e
mezzo più tardi, altra «pesca» su altra fossa: quella delle isole Marianne: 10
911 metri di profondità. E la rete non aveva toccato il fondo, che è di 11933
metri.
Informazioni sul Mare Mediterraneo e sull' azione erosiva del mare sulle coste, sui mammiferi marini.